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03 Novembre 2019Abbiamo ancora bisogno di altri ponti e gallerie, porti e aeroporti, centrali energetiche e termovalorizzatori, ospedali e plessi scolastici, insediamenti industriali e grandi quartieri residenziali?
La domanda – specie in società già ricche di opere infrastrutturali – è legittima. La realizzazione di un’opera comporta decisioni, politiche e amministrative e nello stesso tempo genera dissensi e contrasti che portano a situazioni di stallo o a fratture sociali. In questo senso servono garanzie e percorsi con procedimenti seri, possibili, con un confronto diretto e con la partecipazione attiva dei cittadini.
L’introduzione anche in Italia di forme di Dibattito Pubblico si configura come un percorso che permette di discutere tutte le alternative possibili alle proposte iniziali e sottoporre a modifiche i progetti. Con la pubblicazione del paper “Decidere sulle Grandi Opere. Il DPCM 76/ 2018 e il Dibattito Pubblico”, la Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Milano prosegue la riflessione su un tema di grande attualità. Nel paper, che si può leggere gratuitamente a questo link, contiene alcuni degli interventi presentati a Roma durante l’omonimo convegno tenutosi il 20 maggio 2019 presso l’Avvocatura generale dello Stato. Nello specifico, i contributi di:
Silvio BOSETTI
Presidente FOIM - Fondazione Ordine degli Ingegneri della Provincia Milano
Valentina PUCCI
Esperto Sogesid Spa
Massimo MASSELLA DUCCI TERI
Avvocato Generale dello Stato
Francesco KARRER
Professore Ordinario di Urbanistica Università "La Sapienza"
Alfonso CELOTTO
Professore Ordinario Diritto Costituzionale Università "Roma Tre"
Alfredo STORTO
Capo Ufficio Legislativo del Ministero Infratrutture e Trasporti
Giacomo AIELLO
Avvocato dello Stato
Marco RETTIGHIERI
Presidente Consorzio Collegamenti Integrati Veloci
TAG: GRANDI OPERE, DIBATTITO PUBBLICO, FOIM